venerdì 23 ottobre 2009

Il Noce



Particolarmente apprezzato per variegature, colore e lavorabilità, il Noce era usato dagli ebanisti gia nel medioevo.

La Juglans regia è pianta spontanea in Asia e, più vicino a noi, nei Balcani. In Italia è arrivata da quelle regioni per la coltivazione.

Il noce ha un’ottima capacità di adattamento ambientale infatti lo troviamo praticamente in tutte le regioni italiane.

E’ una pianta particolarmente lenta nella crescita anche se poi raggiunge dimensioni notevoli vista la sua longevità, entra tardi in produzione addirittura dopo 10/15 anni.

Il frutto del noce è tecnicamente una drupa anche se normalmente conosciamo la parte esterna, il mallo, utilizzato per l’estrazione del tannino, nell’industria cosmetica e per la preparazione del liquore “nocino”, e la parte interna, il gheriglio, che viene consumato intero oppure utilizzato per l’estrazione dell’olio di cui è ricco.

Buono è il contenuto di vitamine del gruppo B e di vitamina E, sono presenti anche sali minerali e l’acido alfa-linoleico che appartiene a quel gruppo di lipidi poliinsaturi a cui si attribuisce la capacità di diminuire il cosiddetto colesterolo cattivo ed i trigliceridi.



Dott.Luca Falchetti-(Subito Verde)

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